
Quando il calcio e la passione superano ogni confine.
A Stoccolma, molto probabilmente, sapevano già come sarebbe andata a finire. Quando il periodista Simon Bank dava sfogo alle sue tensioni servendosi del suo mestiere, quello di giornalista presso una delle più quotate testate sportive svedesi, lo Sportbladet, era chiaro cosa si sarebbe palesato gli occhi di una Stoccolma attonita e incredula. La loro nazionale, guidata in modo così maniacalmente attento da un ex giocatore di pallamano qual è il cittì Jan Andersson, faccia da burbero e soprannome “Janne” da usare soltanto se giornalisti o amici intimi del personaggio, aveva tutto per far bene.
Un tempo era la riserva di caccia preferita dal re. Oggi è un’isoletta, tra le più chic della Venezia del Nord, che consta principalmente di un parco (il Djurgården) e dal canale Djurgårdsbrunnsviken. Tra parchi divertimenti e musei (favoloso il Nordiska Museet, che raccoglie gli ultimi 500 anni di cultura scandinava), tra l’ex ammiraglia da guerra Vasa oggi convertita in attrazione turistica e lo Skansen, museo all’aperto con tanto di zoo, non ci si annoia mai.
Storia di un ex ragazzo prodigio svedese che all’Inter scoprì il Sistema, conobbe la depressione e tentò il suicidio
NOME E COGNOME: Sead Haksabanovic
ANNO DI NASCITA: 1999
RUOLO: esterno/ala sinistro, all’occorrenza esterno/ala destra o trequartista
NAZIONE: Svezia/Bosnia
PIEDE: destro
FISICO: 174 cm x 69 kg
Caos totale in casa Helsingborg: retrocessione dopo ben 24 anni consecutivi in Allsvenskan (La prima divisione svedese) ed i tifosi se la prendono con un giocatore in particolare.